Condomini morosi, 8 punti per tutelarsi

Nelle grandi città capita sempre più spesso che nei condomini ci siano dei vicini morosi, che puntualmente non pagano le spese comuni, magari quelle per i lavori di rifacimento del tetto del palazzo.

O addirittura quelle di luce e riscaldamento degli ambienti comuni gravando sulle spalle dei condomini in regola. In questo caso spetta all’amministratore del condominio agire in modo repentino.

Ecco in otto passi quali sono le procedure in questi casi, sulle quali l’assemblea dei condomini deve vigilare.

  • L’amministratore deve chiedere ai condomini il pagamento delle spese non appena sia stato approvato il loro riparto dall’assemblea di condominio.
  • Se un condomino non paga, l’amministratore dovrà insistere. Se a nulla valgono i suoi solleciti, allora dovrà far intervenire un avvocato affinché richieda un decreto ingiuntivo esecutivo contro il condomino moroso.
  • L’assemblea può decidere di concedere più tempo al moroso per saldare il suo debito. Ma se ciò non avviene, l’amministratore ha l’obbligo di agire per la riscossione forzosa del credito entro 6 mesi dalla chiusura dell’esercizio.
  • L’amministratore che non dovesse prendere provvedimenti in tal senso può essere revocato senza preavviso dal suo incarico e può essergli richiesto il risarcimento del danno. Anche un singolo condomino, in disaccordo con l’assemblea, può chiedere al giudice la revoca dell’amministratore.
  • Se non c’è verso di ottenere dal condomino moroso il dovuto, l’amministratore deve informare i creditori del condominio che non sono stati pagati fornendo i dati anagrafici dei morosi. Questi dovranno agire prima contro i condomini morosi e, solo in caso di insuccesso, contro tutti gli altri condomini in regola con i pagamenti.
  • Nel momento in cui il creditore insoddisfatto si rivolge infine contro i condomini in regola, lo deve fare in proporzione ai millesimi di quest’ultimo: non può quindi chiedergli l’intero pagamento, ma solo la quota proporzionata al valore del suo appartamento.
  • Intanto il moroso che riceve il decreto ingiuntivo per gli oneri di condominio ha 40 giorni per fare opposizione e a quel punto inizia una causa civile.
  • Al condomino moroso che non si oppone potrà essere pignorato lo stipendio, la pensione, il conto corrente o la casa.

Fonte: entietribunali

  • 26 Giugno 2017